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Trebisacce fa rima con pizza…. “D’Amare”

Mare e terra, Calabria e Campania, radici e orizzonti.

E’ con questo contrasto tra elementi che si potrebbe definire la pizza presentata da Salvatore Catapano al Campionato Internazionale della Pizza che si è tenuto tra il 19 ed il 20 settembre nel Beneventano.

La pizza presentata da Catapano è stata battezzata con un nome a noi familiare: “D’Amare“, e prova a fondere tipicità del mare e della terra, che non giungono soltanto dal Mar Jonio, ma che volgono lo sguardo anche al territorio in cui Salvatore ha trascorso la sua infanzia e in cui ha appreso l’arte della pizza, ovvero la Campania.

E dalla terra del Vesuvio giunge, infatti, l’ingrediente base della pizza di Catapano, ovvero una crema di mozzarella di bufala, che si sposa con una tartare di tonno aromatizzata al lime a dare quell’aromaticità dal gusto vagamente esotico che non guasta, con i pinoli e la bottarga.

Al centro, un carpaccio di Pomodoro Belmonte ed una tartare di polipo, insalata acetosa a vena rossa e…corallo al nero di seppia quanto basta.

Quello dei giorni scorsi è stato un appuntamento importante, nel quale la squadra di pizzaioli trebisaccesi si è particolarmente distinta, in positivo, non solo per i risultati raggiunti, ma anche e soprattutto per la collaborazione che ha mostrato sin dal primo momento nel comporre e articolare una delegazione unita e compatta.

E’, infatti, al Maestro Pizzaiolo Pietro De Paola che è andato il terzo posto nella categoria delle pizze classiche. La sua creazione ha avuto come base una crema di patate tartufata, annoverando, inoltre, tra i suoi ingredienti cardine il polpo arrostito e le capesante.

Anche in questo caso, dunque, il legame viscerale tra la città di Trebisacce e la pesca è stato particolarmente valorizzato.

A De Paola è andato, inoltre – come riporta la testata L’Eco dello Jonio – anche il Premio speciale per il miglior abbinamento tra pizza classica e vino: vanta una base di crema di porcini, foie gras, formaggio comté, marmellata di fichi e noci: la pizza è stata accompagnata da una bottiglia di Vin Jaune prodotta sui monti della Jura.

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