Skip to main content

American Fast Food: un pezzo d’America a Trebisacce

Era il lontano 1983 quando Alex Rescia, allora bambino, tornava dagli Stati Uniti insieme ai suoi genitori. Il richiamo della “terra madre”, vale a dire Trebisacce, era forte.

Erano i primi anni ’80 e la cittadina si stava sviluppando come mai accaduto prima di allora.

Qualche anno dopo, nel 1989, i genitori di Alex decisero di aprire una prima “hamburgeria” nel cuore della parte “nuova” della Marina, che era diventata un punto di riferimento per l’intero Alto Jonio.

Fu un’idea avvenieristica quella di aprire il primo locale simile ad un pub in una città che non aveva mai visto qualcosa del genere: l’obiettivo era quello di portare a Trebisacce, un piccolo pezzo d’America, almeno gastronomicamente parlando.

Un’impresa senza dubbio riuscita, tanto che oltre trent’anni dopo, è lo stesso Alex insieme alla sorella Filomena a gestire ancora l’American fast food BeerHouse, che dall’inizio del nuovo millennio si trasferisce a Villapiana Lido con un secondo locale, con l’apprezzamento di tanti turisti che cercano, anche al mare, di trovare un indirizzo che ricordi le atmosfere delle loro città.

Il locale è caldo ed accogliente, nella sua semplicità: si respira un’aria vintage che non guasta.

Eppure la passione e la continua voglia di rinnovarsi ogni giorno, lo portano a frequentare una delle scuole più importante al mondo per quanto riguarda la formazione birraia, a Monaco di Baviera dove si qualifica, dopo varie prove pratiche ed esami, come uno dei primi Beer Sommelier Internazionali Doemens del sud Italia.

Una passione quella per il luppolo, consolidata dallo studio, che hanno portato Alex Rescia a disputare ad oggi, insieme alla Nazionale italiana dei Beer Sommelier, ben tre Campionati Italiani e la partecipazione al Mondiale, dove si radunati i migliori Beer Sommelier da ogni angolo del pianeta, come unico rappresentante del Meridione.

Un traguardo davvero importante di cui parlò anche L’Eco dello Jonio: https://ecodellojonio.it/articoli/territorio/2022/04/trebisacce-alex-rescia-al-campionato-italiano-di-biersommelier-di-rimini

E la birra, in effetti, è la protagonista dell’offerta dell’America Fast Food: negli ultimi anni, poi, grazie alla collaborazione con un birrificio locale, è nata la birra al biondo tardivo di Trebisacce. Un modo per rendere possibile una fusione equilibrata di un prodotto nordico per eccellenza con gli aromi tipici del territorio jonico.

L’ultima trovata fu la “Re Alex Helle”, in stile Special Munich Helles, con lievito bavarese che le dona estri leggermente fruttati, con note maltate ed un lieve profumo erbaceo grazie anche alla delicata luppolatura fatta con luppoli nobili bavaresi di Hallertau, a cui sono state aggiunte, in seguito, bucce fresche di biondo Tardivo di Trebisacce.

Non filtrata, non pastorizzata, senza l’aggiunta di alcun tipo di conservante ha un gusto fresco, agrumato e – si legge nel dépliant di presentazione – “pericolosamente beverino”.

Ma come non dimenticare, poi, l’offerta gastronomica dell’American, sempre in continuo mutamento ed in continua evoluzione, ma fondata su alcuni capisaldi. La triade è ormai consolidata da anni: pizza, pizza bread e il classico burger bun, per accontentare una clientela di età variegata, dai giovanissimi fino a chi, ormai, ha i capelli bianchi da tempo e ricorda qualche suo “filone” d’annata vissuto, in gran segreto, tra le mura del Pub. Innumerevoli i condimenti e le farciture: immancabili le specialità americane, dal pulled pork al pastrami.

Ma, non manca, e anzi è un fiore all’occhiello del locale ormai storico, la salsiccia calabrese che assume le sembianze di un burger. E, per i più audaci tradizionalisti, a volte viene sfornata perfino la pitta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *